Nelle canzoni noi ci amiamo ancoranel ritornello tornerà l'amore
Dedico questa pagina a Burgazada ,una delle piccole e bellissime isole del Principe a Istanbul che nell'ottobre 2003,a causa di un doloroso incendio ha perduto la metà del suo splendido bosco.Si sono incenerite 16 case di epoca che erano immerse nel bosco tra cui anche i palazzetti storici che erano costruite di legno in un rarissimo stile ottomano. I soccorsi che dovevano arrivare da Istanbul sono stati troppo lenti ed insufficienti per causa di una fortissima tempesta di scirocco .Le navi,gli aliscafi e le barche hanno potuto salvare e portare via gli abitanti dell'isola che hanno combattuto contro l'incendio con i loro logori mezzi ,insieme ai soldati,agli uomini della protezione civile e agli abitanti delle isole vicine.La popolazione di Burgazada e delle altre isole possiedono un profondo senso di ospitalità e un'infinita gentilezza.Hanno dimostrato queste loro qualità umane anche nel loro tenace modo di affrontare questo terribile evento che ha minacciato il loro paradiso.Non so quanti di quei maestosi pini sono stati distrutti.Ma sono sicura che ricresceranno e diventeranno ancora più belli di prima ,grazie alla tenacia e forte volontà di questa gente che ha tenuto le isole fino ad oggi in modo esemplare.La popolazione ha già piantato nuovi alberi che stanno crescendo.Burgazada è una delle isole più vicine ad Istanbul che sono considerate le perle del Mar di Marmara.Era l'isola di uno scrittore turco che si chiamava Sait Faik . Ed era la più verde tra le altre isole.Burgazada. In te sentii il più dolce dei venti. In te contemplai le più tenere sfumature di mare.Guardai con occhi da bambina le tue onde che erano simili ai milioni di bambini che si giocherellavano tra loro.E in te abbracciai il più verde dei boschi cresciuti dentro di me .Tu sei la pupilla di Marmara.Sei sempre bella nel mio cuore come le tue notti d'estate.Muge
Pubblico alcuni brani dei grandissimi compositori della Musica d'Arte della Turchia insieme alle canzoni di Amedeo Minghi , il più grande cantautore e compositore italiano contemporaneo ed un importante ambasciatore della Musica Italiana all'estero per poter esprimere la fratellanza e l'amicizia tra i due paesi.Ogni musica è bella nel suo genere.I due tipi di musica ,pur rivelando molte diversità tra di loro come lo stile e l'arrangiamento,come il metodo e la tecnica,come il linguaggio e i versi , hanno una sola parola comune : L'amore Turk Sanat Muziginin unutulmayan bestecilerine ait bazi sarkilarin misralarini , Italyan muziginin en unlu çagdas bestecisi,sarkicisi ve yurt disindaki onemli temsilcisi Amedeo Minghi'nin sarki sozleriyle birlikte ,iki ulke arasindaki kardesligi ve dostlugu ifede edebilmek gayesiyle yayinliyorum.Her muzik kendi çapinda,kendi çesidinin çerçevesinde guzeldir.Iki cins stil ve aranjman,metod ve teknik ,dil ve misra yonunden birbirlerinden çok faklilasma gostermekle beraber ,ortak bir kelimeyi yansitiyorlar:Sevgi ve ask .
CUMBA (Un'antica casa in legno con le finestre dette "giumba")in una delle Isole di Istanbul
Una indimenticabile canzone turca dedicata ai verdi pini delle Isole di Istanbul:Istanbul adalarinin yesil çamlarina adanmis bir turk muzigi bestesi:I VERDI PINI DELL'ISOLA
Adanin yesil çamlari askimiza yer olsun ..!Askimiza yer olsun..!Ne çare ayirdi felek kalplerimiz bir olsun!Kalplerimiz bir olsun...!Ipek saçindan bir telBana yadigar olsunNe çare ayirdi felek kalplerimiz bir olsunKalplerimiz bir olsun..!I verdi pini dell'isolaSiano le dimore del nostro amore...!Quale rimedio c'è se il destino ci separò?I nostri cuori siano insieme ..!Dammi un filo dei tuoi capelli di seta.!Che sia un ricordo per me..!Quale rimedio c'è se il destino ci separò?I nostri cuori siano insieme ..!E' una canzone turca che fu scritta per un amore vissuto tra i verdi boschi delle Isole. Appartiene ad un grande compositore turco della musica classica turca che ormai da anni non sta più con noi.Si chiamava SUKRU TUNAR.Adalarin yesil çamlarinda yasanmis asklari dile getiren ve taninmis bir bestecimize ait bir sarki. SUKRU TUNAR'in bir bestesi.
Una canzone di Amedeo Minghi per un amore che ,nella memoria tiene ancora i pini meravigliosi dell'Italia:LE VERDI CATTEDRALI DELLA MEMORIA ANININ YESIL KATTEDRALLERIAmedeo MinghiSembrava una farfalla Bir kelebek miO un fiore Yoksa bir çiçek miydiSulle labbra io ricordo il bacio e noi Dudaklarda buseyi animsiyorum ve bizCi innamorammo ormai scoperti al cielo Asik olmustuk gokyuzune açilmisçasinaFu una cattedrale sai Bir kattedral olup çikmisti biliyor musunFurono mattoni Tuglalar olmustuMemoria dell'amore Askin anisiAlzammo cattedrali noi. Katedralleri kaldirmistik bizUn aquilone memoria di noi Bizden hatira bir uçurtmaT'amerò per ciò che scorderai Sevecegim seni unutacagin hersey içinStai con me Benimle birlikte olPer ciò che scorderai Unutacagin hersey IçinI pini nel cielo Gokyuzundeki çam agaçlariEra alta la luna e poi Ay yukselmisti ve sonra daAntichi amori e Dei Antik asklar ve tanrilarRiti perduti in noi Bizde kaybolmus ayinlerIo ti rammenterò piccolo noce Seni animsayacagim kuçuk ceviz agaciUna cattedrale memoria dell'amore Askin anisi bir kattedralMa non collego il viso tuo Ama senin yuzunle iletisimi yokSoffia il tuo nome poi Ismini ufle sonraDimmi che sei ,t'amerò Soyle bana kimsin,sevecegim seniPer ciò che scorderai Unutacagin hersey içinStai con me Benimle birlikte olPer ciò che scorderai Unutacagin hersey içinI pini nel cielo Gokyuzundeki çam agaçlariEra alta la luna e poi Ay yukselmisti ve sonra daAntichi amori e Dei Antik asklar ve tanrilarRiti perduti in noi Bizde kaybolmus ayinlerPiccolo noce,io ti rammenterò Kuçuk ceviz animsayacagim seniStai con me Benimle kalPer ciò che scorderai. Unutacagin hersey içinSembrava una farfalla Bir kelebek mio un fiore Yoksa bir çiçek miydiMa io ricordo il bacio Ama buseyi animsiyorumsulle labbra e poi volò una stella dudaklarda ve sonra bir yildiz uçmustuE noi ci innamorammo al cielo... Ve biz asik olmustuk goklerde...LE VERDI CATTEDRALI DELLA MEMORIASARKI :AMEDEO MINGHIE' una canzone scritta dal nostro compositore contemporaneo AMEDEO MINGHI per un amore vissuto tra i verdi pini dell'Italia.Italya'nin unlu çagdas bestecisi AMEDEO MINGHI tarafindan yesil çamlarda yasanan asklara adanmis bir sarki.Sanatçinin "La vita mia " plak albumunden alinmistir.Proprio in queste pinete delle Isole di Istanbul, molti anni fa, io scoprii la bellezza di questa canzone,ascoltandola sempre con le mie cuffie, dal disco..Quel pomeriggio, un raggio di sole scese giù dai rami e s'incontrò per la prima volta con una nota.E di verso in verso io entrai nella radiosità di quell' incontro.Non avevo ancora visto Amedeo Minghi dal vivo.Avevo davanti ai miei occhi solo un'immagine ,un riflesso biondo. Mi sorrideva tra le sfumature luminose di una foto che sullo sfondo nero della mia memoria non aveva lasciato precisi delineamenti di sè;ma solo un colore captato dal mio sguardo.Un colore chiaro, che forse alla mia insaputa si era già simpatizzato con i miei occhi. E la mia nebbiosa memoria si accese .Gli dissi dentro di me semplicemente :"Vieni fuori dallo specchio nascosto dei miei occhi.!Dove sei?Vieni sotto i riflettori ! Dimmi chi sei e dimmi dove io posso vederti cantare dal vivo?"Ma la sua voce mi raggiunse solo da lontano,cantando e disegnando davanti a me con i pini delle isole un verde destino ,un sentiero musicale che negli anni successivi non mi avrebbe più abbandonato.Ma io non ne sapevo ancora nulla.Nella vita i più bei momenti musicali sono proprio questi .I primi attimi con cui un cantautore raggiunge la nostra dimensione interiore con le prime splendide parole di una canzone........ "Sembrava una farfalla o un fiore....." E con la sua prima foto su cui ogni giorno continua ad accendere la sua prima sigaretta davanti agli sguardi che sognano di vederlo un giorno dal vivo. Da quei boschi dell'isola mi è rimasto, come ricordo ,quel mio pomeriggio con "Le verdi cattedrali della memoria "ascoltata da un disco e con la mia anima che,appesa alle ruote di una carrozzella trainata dai cavalli bianchi , volò tra le cime dei pini .E fu una delle giornate indimenticabile per me ,pur passando in modo semplice.E' difficile trovare le parole che possano descrivere una canzone ,mentre la ascoltiamo.Ognuno la interpreterà secondo il proprio ascolto e a modo suo.A mio parere non si può giudicare una canzone. .La canzone è un fiore,il candore,la limpidezza .Non si può giudicare un fiore ,il candore oppure la limpidezza invisibile che solo è visibile all'anima.Si può cercare di esprimere solo il sentimento che ci lascia nel cuore.Ma se io dico che, quel giorno ,mentre ascoltavo "Le verdi cattedrali della memoria ",la mia anima appesa alle ruote di una carrozzella trainata dai cavalli bianchi,volò tra i pini,voglio dire che la canzone è BELLISSIMA!!!..Possiede una rara bellezza.
La pineta dell'Isola Grande
Quando ascolto "Le verdi cattedrali della memoria mi fa rivivere l'attimo che ama con un tempo futuro,pur sapendo già che il futuro esisterà solo nella memoria di un passato remoto ."Ti amerò" si ripeterà eternamente con la stessa intensità di quelll'amore che fu già scordato da chi sarà amato per sempre.E per chi amerà ,nella propria dimensione, i pini nel cielo non lo dimenticheranno nel tempo della canzone. .E gli aghi dei pini giureranno a ricordarlo in ogni primavera,pungendo il cuore,ogni volta che sarà alta la luna . Ogni volta che volerà una farfalla o un fiore nello spazio delle note .E salirà la cattedrale nella memoria di canzone in canzone.Il punto che mi emoziona di più nel testo di questa canzone è questo:Abbraccia l'attimo dell'amore con tre tempi ben diversi:Il passato ,il presente e il futuro.Richiama l'amore dal passato.Dice :"Ci innamorammo ormai scoperti al cielo".E l'amore riappare nell'attimo in cui viene scoperto al cielo.E riappare ,fiorisce con la stessa passione con cui credeva e crede ancora di continuare ad amare anche nel futuro ,pur sapendo che quel futuro sarebbe già immerso,come i fiori appassiti nel passato di chi scordò quell'amore. Ma il miracolo che crea la canzone è proprio questo.Fa rifiorire i fiori appassiti per sempre e ripete che continueranno a fiorire anche in futuro,ogni volta che si ascolta la canzone.E sì ...è proprio vero ,quando si dice "Noi ,nelle canzoni ci amiamo ancora";perchè l'amore nella canzone mescola ed unisce i tempi e poi canta il tempo suo.Il testo è bellissimo ;ma chi dà l'intensità ,una profonda sensibilità, e l'anima a questo testo è proprio Amedeo Minghi con la sua bellissima musica e con una meravigliosa interpretazione molto sentita nel cuore..Una canzone d' amore vissuta tra i pini è per tutte le canzoni degli amori vissuti tra tutti i pini verdi del mondo.
La terrazza del Palazzo Ciragan sul Bosforo -Istanbul
Bu koseyi unutulmaz Klasik Turk sanat muzigi bestecisi YESARI ASIM ARSOY'un sarkilarindan seçilmis misralara ayiriyorum :In questo angolo pubblico alcuni versi delle canzoni di un indimenticabile compositore della musica classica turca YESARI ASIM ARSOY che visse tra il 1892 e 1992.Suonava il liuto con la mano sinistra.Cominciò a comporre nel 1929 con un stile particolare con cui si distinse da altri compositori.Si dedicò esclusivamente alle canzoni d'amore che raccontano piuttosto gli amori vissuti nelle Isole di Istanbul e nel Bosforo.I testi erano scritti in genere come le piccole quartine e contenevano solo l'essenziale :Quello che un innamorato vorrebbe dire all'amata con una forte passione in un momento di nostalgia.Sono piene dell'amore per la vita,per la giovinezza .Esprimano spesso il profondo desiderio di afferrare la vita e la giovinezza come la bella stagione dell'esistenza e di godersi di tutto ciò che gli attimi belli ci offrono. Registrò alcuni dei suoi brani sui dischi con la propria voce ;ma malgrado le grandi richieste dei suoi ammiratori ,non cantò mai davanti al pubblico.Lo considero il più grande maestro della musica classica turca .E' indimenticabile come il più caro maestro e il padre degli appassionati e degli esecutori della musica del mio paese.I suoi brani vengono ricordati e cantati con un profondo senso di rispetto dagli interpreti turchi ,perchè sono più che mai attuali come la composizione e come i temi.L'AURORA TRA I PINI" Nel mio cuore sei calata Camlarda safak rengi gibiCome il colore dell'aurora tra i pini. Gonlume aktin.Hai incendiato la mia anima Bir nuru-nigahinla benimCon una luce dei tuoi occhi . Ruhumu yaktin.Ma perchè da me sei così lontana ? Lakin guzelim soyle niçinMia bella dimmi . Benden uzaksin?Hai incendiato la mia anima Bir nur-i nigahinla benimCon una luce dei tuoi occhi. Ruhumu yaktin ."E' IL TEMPO DI AMARE" I tuoi capelli spettinati Perisan saçlarinSono come la rete del mio amore Askimin agidirI suoi fili sottili sottili Incecik telleriSono i legami del mio cuore. Kalbimin bagidir.Vieni,mia rosa ,non fuggire, vieni! Gel gulum kaçma gelE 'il tempo di amare Sevismek çagidirI fili dei tuoi ciuffi Zulfunun telleriSono i legami del mio cuore. Kalbimin bagidir.Prima che questa stagione passi via Bu mevsim geçmedenPrima che questo universo finisca Bu alem bitmedenPensa al piacere ,divertendosi Eylenip zevke bakPrima che la notte finisca Sebabet bitmedenPrima di dire addio per sempre En guzel demlereAgli attimi più belli Elveda etmedenDivertiti ! Pensa, al piacere! Eylenip zevke bakPrima che la notte termini . Sebabet bitmeden.Vieni.....!.Vieni......! Gel.....gel..........Mio tesoro,mio amore,mia primavera Baharim,tezarim,nigarimNon andare via......! Gitme.....!Vieni......! Gel.....!NON MI HAI MAI AMATO ? HIC MI BENI SEVMEDIN?"Ti ho aspettato ...non sei venuta. Bekledim de gelmedinNon hai saputo che ti amavo Sevdigimi bilmedinNon hai cancellato la mia lacrima Gozyasimi silmedinForse mai mi hai amato? Hiç mi beni sevmedin?Dimmi ,dimmi...non mi hai mai amato? Soyle..soyle...Hiç mi beni sevmedin?Dimmi,dimmi ...non mi hai mai amato?Dammi un bacio... ! Bir busecik ver bana..!Ti prego, Yalvariyorum sanaStringimi..! Beni kucaklasana..!E tra le tue braccia prendimi...! Kollarina alsana..!Dimmi dimmi ...Non mi hai mai amato? Soyle ..soyle hiç mi beni sevmedin?Dimmi..dimmi ...Non mi hai mai amato? Soyle..soyle ..hiç mi beni sevmedin ?"RICORDATI DI ME ,MIA BELLATi attendo sulle rive dell'isola. Ada sahillerinde bekliyorumSempre tengo d'occhio le strade che ti riporteranno da me Herzaman yollarini gozluyorumAmore mio ti amo,ti voglio, Seni senden seviyor istiyorumRicordati di me ,per amor tuo,mia bella. Beni sadet guzelim bàsin içinDove sono quelle lilla profumate Nerede o mis gibi leylaklarStanno per ingiallire ed appassire le foglie. Sararip solmak uzre yapraklarQuando diventeranno una dimora per me le terre. Bana mesken olunca topraklarRicordati di me,per amor tuo,mia bella. Beni sadet guzelim bàsin için.Altri versi dalle sue canzoni:" S'infiamma la mia penna ogni sera mentre suono per il tuo amore.""Gli anni non possono tirare davanti al mio amore una tenda di ribellione."YESARI ASIM ARSOYYESARI ASIM ARSOY lasciò la vita nel 1992 ,quando compì cent'anni di età.Noi,i cittadini turchi , ci ricorderemo di lui sempre con un grande affetto e rispetto . E' sempre tra noi con la sua musica come il simbolo di una giovinezza che mai si spegnerà.1992 senesinde ,yuz yasinda yasama veda eden ,ama sonmez bir gençligin ve hayatin sembolu gibi ,muzigi ile herzaman aramizda olan YESARI ASIM ARSOY'u daima saygi ve sevgi ile anacagiz .
Nel mondo ci sono i luoghi ed alcuni piccoli angoli ai quali vorremmo sempre tornare.Anche dopo aver visitato le città più belle del mondo,una sola città o un solo luogo non si distacca mai dal nostro cuore.Accarezza la nostra memoria con una tenerezza indimenticabile .Il suo vento rimane sempre vivo sulla nostra pelle e il nostro corpo sente il bisogno del suo mare..I suoi occhi si rinnovano negli occhi più amati .Giriamo.... giriamo e torniamo di nuovo a quel luogo e in quel luogo si uniscono in armonia tutte le particelle della nostra vita .In quel posto cerchiamo di ricostruire i frammenti della nostra esistenza .Quel luogo non diventa mai il nostro,ma non si separa mai da noi.Il vecchio e il nuovo s'incatenano là e quella meravigliosa unione ci dà un senso di completezza.Vorremmo legare tutto il mondo a quella città. Tutti i fiumi che scorrono dentro di noi inevitabilmente finiscono là,in quel mare.
Ecco ...Istanbul con le sue isole e con il suo mare per me è una città così...Vorrei descriverla con i suoi sontuosi palazzi ,con le sue moschee e le sue chiese , con i suoi musei ,con i suoi monumenti e con i meravigliosi dettagli della sua arte ottomana e dell'arte bisantina ,con le sue cisterne rimaste dai tempi dei romani e con il suo gran bazar interminabile...Ma è un tema così vasto che non entrerebbe entro gli schemi del mio sito che è un sito di musica e di poesia ed è dedicato specificamente ad Amedeo Minghi.Perciò,lasciando quei temi ai specialisti della storia dell'arte e del turismo,io te ne parlerò solo con i suoi piccoli angoli suggestivi che forse non tutti conoscono ;ma che sono stati i luoghi cari per me e forse anche per tanti altri che hanno amato .E te ne parlerò con i sentimenti ;perchè i sentimenti sono universali.E i sentimenti che questa città potrebbe suscitare nell'anima di chi la conosce bene, li racconta anche un poeta che si chiama Konstantin Kavafis ,un poeta greco,neoellenico (che ha le origini di Istanbul.)con una sua poesia che io ho letto in lingua turca e la traduco in italiano :
Nè un nuovo paese Yeni bir ulkeNè un'altra città troverai baska bir sehir bulamazsinTi verrà dietro questa città Bu sehir arkandan gelecekAncora per la stessa via girerai Sen yine ayni sokakta dolasacaksinPer lo stesso quartiere correrai Ayni mahallede kosacaksinNè un nuovo paese Yeni bir ulkeNè un'altro mare troverai baska bir deniz bulamazsinTi verrà dietro questa città Bu sehir arkandan gelecekNella stessa casa ti cadranno i bianchi sui capelli Ayni evde kir dusecek saçlarinaGirando girando tornerai a questa città. Donup dolasip bu sehre geleceksinCi verrai alla fine. Geleceksin sonundaNon sperare un'altra cosa ... Baska bir sey umma...Non sperare altro... Baska sey umma...
E a chi possa capirmi da vicino o da lontano,dallo spazio o dall'oltrespazio ,dal tempo o dall'aldila del tempo,dalla musica e dalla poesia ....a te che puoi capirmi....a te che leggi ancora con silenziosa fedeltà quelllo che scrivo, ti racconto un'isola che è per tutte le isole del mondo e tutte le isole sono per un'isola :La musica.Se usciremo insieme cosìdalla prigionia dell'animada ogni disegno logico,dai confini,senza ritenere i sentimenticome i pezzi dei mosaicifatalmente destinati a fare e disfareuno schermotraforato dai giudizi ,senza schedare i sogninel burrone dell' indifferenza,nella candela della bugiadi chi finge di staredi nottedi giornocon i piedi incollati al suolo.E se anche tu hai un'isola , forsele nostre isole ,pur non potendo unirsi,galleggerannoper un pòinsiemesullo stesso mare.MugeL'amore è universale.
Mentre torno dalle isole ,ascoltando le più belle canzoni di Amedeo nel battello ,ogni sera , nella stessa ora passa dai raggi del tramonto una barca allegra,ornata con ciambelle in rosso ,con piccole bandiere turche rosse e bianche.Ogni sera puntualmente c'incontriamo su uno stesso raggio di sole.La barca è bianca e ha le strisce in rosso . Come la barca,anche la sua musica è allegra.Suona ad alto volume una canzone turca.Dondola nella sua ebbrezza di mare come un piccolo gabbiano bianco che porta un fazzolettino rosso intorno al collo..Va verso la direzione opposta .Torna alle isole dalle rive di Istanbul.Io , nel mio solito fedele battello ,ascolto,la musica italiana ,ascolto Amedeo ,invece la barca turca ascolta la musica turca.Le due musiche gioiosamente s'incontrano e ,si salutano amichevolmente anche se hanno un percorso diverso.E io mi meraviglio di quella strana coincidenza che avviene tutti i giorni davanti al tramonto ,tra i colori del mare che come le note delle musiche passano da una sfumatura all'altra.Il sole ,con i suoi ultimi raggi,bacia le note delle due musiche come una madre che bacia i suoi due figli."Così sei tu...al mondo tu....sei il mio bene ...sei dolore...nessun amai come amo te..nessun avrò così vicino ".dice AM ED EO"Nessun può amarti come ti amo io.... se non ci fossi tu...che senso avrebbe questo mondo ?Ogni giorno penso a te..Ogni giorno vivo te...Non ho paura di amarti,ma di perderti ho paura ...Non dimenticarmi un giorno per qualcun'altro .!!! Se hai un pò d'amore,non lasciarmi solo !..."dice la canzone turca.Le due musiche ,tra loro,non hanno nessuna assomiglianza,nè come linguaggio,nè come stile.Ognuna delle due ha un genere diverso e ognuna è bellissima nel suo genere.Ma tutte e due appartengono al Mediterraneo e hanno solo un punto di incontro che splende tra i raggi del sole:L'AMORE Eppure le due canzoni non sanno nulla dell'una e l'altra.Senza conoscersi s'incontrano e si salutano tra loro con l'amicizia.Lo sa soltanto il sole.Lo so soltanto io.Il sole ha la mia solitudine .Io ho la solitudine del sole.Il sole non ha confini.Io dentro di menon ho confini.E chi non ha confiniè solo.
La barca allegra nell'Isola Kinaliada
Ascoltare le canzoni di Amedeo nel battello sotto il cielo stellato è come aprirsi ad un'immensità dove tutti coloro che sono vicini e lontani si confondono e perdono le loro distanze. .Forse Amedeo ,in quei momenti mi è più vicino con la sua voce che mi raggiunge dalle stelle e dalle acque scure che cercano con nostalgia le luci.Lo sento molto più vicino in confronto ad altri momenti dei concerti dove tra la folla sono solo una briciola perduta nel fiume luminoso.Ma qui sul mar di Marmara mi riappare di nuovo come il poeta immerso nel mare per raccogliere i versi più belli,i rami di corallo,le collane di conchiglie.Lo rivedo in mezzo al mare navigare con il suo pianoforte,Mi passa vicino.Sfiora qualche onda che si muove ,danzando ,come qualche angelo notturno che sparge mille pietrine di luci intorno a noi.Le isole del Principe ad Istanbul con le sue luci splendono come quattro diamanti che nuotano sul mare scuro.Se guardo da una certa altezza mi sembra di poterle toccare con la mano e di raccoglierle .E le coste asiatiche di Istanbul davanti a me si allungano come una collana piena di pietre preziose.Di notte intorno a me vedo solo pochi passeggeri e tutti in silenzio contemplano il panorama con un profondo senso di rispetto .Guardando le cuffie che tappano i miei orecchi forse si domandono e pensano:"Chissà quale musica sta ascoltando questa straniera"? Le cuffie in quel momento mi ricordano le frontiere e le porte chiuse o le mura che mi dividono da quei viaggiatori.E per un attimo penso:"Se non esistessero le cuffie e tutti quanti sentissero questa musica.Se cadessero le pareti....! Se tutti la sentissero...! " Il pubblico ,a volte,sta solo a due passi da me.Ma non sa ancora che musica sto ascoltando.Che strana sensazione mi crea a volte tutto questo !Amedeo è così vicino a quel viaggiatore in quel momento,pur vivendo così lontano! Il viaggiatore è così vicino ad Amedeo senza saperlo..Eppure i popoli sono così ,spesso sono così vicini e non lo sanno.
E'dedicato ad Amedeo dall'anima del Mar di Marmara come un fiore,come un pensiero del mio giardino di Istanbul:IL FIORE DELL'OMBRATi sono così vicinaE sono così lontanaCome il viaggiatore dell'anima,Come la stella che hai nel cielo.Come il fiore dell'ombraSono lontanaCome il fiore al soleTi sono vicina.Sei così in meCome il mio vento,il mio soleSei nei miei occhiCome il mio stesso blu.Condividiamo lo stesso orizzonteDove una luce mai si spegneDa te vieneIl raggio che ti invioViene da te e torna da teCome il primo sorriso di un fioreAl sole.Come il fiore dell'ombraSono lontanaCome un fiore al soleTi sono vicina.MugeSana oylesine yakinimVe oylesine uzakRuhun yolcusu gibiGokteki yildizin gibiGolgede çiçek gibiSana uzakimGunesteki çiçek gibiSana yakinim.Bende oylesin kiRuzgarim gunesim gibiGozlerimdesinKendi maviligim gibi.Ayni ufku paylasirizSonmez bir yol var seyrimizdeSenden gelirSana yolladigim isikSenden gelir sana donerBir çiçegin tebessumu gibi ilkGunese.Golgedeki çiçek gibiSana uzakimGunesteki çiçek gibiSana yakinim.Muge
La spiaggia dell'Isola Kinaliada
Le lunghe spiagge naturali ,le spiagge libere di ciotoli e sassi tra cui l'acqua traspare tra le sfumature dell'azzurro intenso ,del verde dei boschi e del grigio perlaceo secondo le stagioni ,il luogo, e le ore della giornata.Le piccole baia di sabbia nascoste in mezzo alle pinete,e tra le pinete le antiche case di legno restaurate che vivono ancora i sogni del passato . Poi il suono dei campanellini che si sentono come un dolce tintinnio ,dalle carrozzelle trainate dai cavalli che sfiorano i giardini romantici delle case .Un atmosfera che ci fa rivivere la fine dell'800.Ecco...sono così le isole di Istanbul che sono chiamate anche le ISOLE DEL PRINCIPE .I boschi e le grandi aeree sono adatte a fare il picnic oppure il tuor più romantico del mondo con le carrozzelle.Le grandi ville in legno che una volta venivano chiamate "Konak" , o "kosck"nei tempi dei grandi pascia che erano gli alti funzionari della corte imperiale e che vivevano in queste grandissimi edifici di legno .Tutti sono dipinti in rosa ,bianco o verde simili alle dolci caramelle e con ornamenti che sembrano merletti o disegni di pizzo intorno alle finestre.I KONAK una volta contenevano anche 40 stanze dove alloggiavano i numerossimi componenti di una famiglia ,compresi i loro nonni ,gli zii,le zie ,i nipoti ,i cugini e una grande servitù.Erano come i sontuosi alberghi di oggi.Ed erano governati dalla donna più anziana della famiglia.
Molti compositori,poeti e scrittori turchi vissero e scrissero le loro più grandi opere proprio in queste isole.E chissà quante poesie saranno scritte per quegli sguardi languidi che il poeta sognava di vedere? Quante canzoni per quei bei visi nascosti dietro i veli di color albicocca nei tempi in cui le donne non erano libere come oggi. .E mi domando "Ma forse con i loro amori così misteriosi facevano sognare anche di più gli uomini.?"E quante canzoni saranno state cantate dalle gente seduta su quei lunghi divani con i cuscini che arredavano le case di quell'epoca in stile turco.Come avrà scritto quel compositore turco quella canzone ?"Che il tempo volicome un ventoe che scorricome l'acqua ...!Tu rimarraicome un colorenei miei occhi,come una vocenei miei orecchie come un respirodentro di me".Quando arrivo qui ,mi coglie la sensazione che in quel breve tratto di viaggio fosse cambiato il tempo e che io fossi entrata in un'altra epoca oppure in una dimensione fuori del tempo..Il tempo rimane nel continente.Mi sorprende questo interessante contrasto che esiste tra i maestosi grattacieli di Istanbul immersi nella loro contemporaneità caotica e gli stili di architettura delle isole che nei secoli scorsi erano i grandi esempi dell'arte islamica ,ottomana e greca.Sono i frutti di un'unione tra i diversi stili di architettura. Quando passeggio di sera tra quelle piccole e belle case di legno che circondano le strade silenziose ,penso chissà quante vecchie storie d'amore quelle splendide finestre vissero.L'amore ha la propria storia e lo vive nel mondo interiore dei loro protagonisti , dissociandosi da ogni storia visibile agli occhi che lo guardano dall'esterno.Nelle epoche passate tanti amori erano vissuti in condizioni difficili . Ad esempio nel mondo ottomano dei secoli scorsi i protagonisti dell'amore non erano molto liberi e non potevano nemmeno incontrarsi .Lui ,chissà quanto la amava e come attendeva davanti alle finestre di lei con la speranza di vedere anche solo il suo sguardo e senza sapere nulla di lei..!Quante serenate scriveva componeva per lei! E lei a volte accendeva anche semplicemente una lampadina alla finestra per poter dirgli che il suo amore continuava.Lui se vedeva la lampada accesa ,capiva che la sua storia d'amore durava ancora e anche nelle guerre resisteva alla morte ,sognando quella lampada accesa. E si amavano senza sapere nulla dell'uno e l'altro.Ma eppure quella era una storia d'amore.Perchè c'era il sentimento che creava da sè il suo cammino.Perchè l'amore è un sentimento talmente forte che scrive e vive da sè la sua storia .L'innamoramento non ha l'epoca e in ogni epoca vive semplicemente se stessa.Ed ascolto questa canzone di Amedeo Minghi che mi fa rivivere un meraviglioso attimo in cui c'è ancora lei che non si sveglia al richiamo del poeta .Il mare ,le barche ,Lui la sogna ,la attende , la ama e non sa nulla di lei.Ancora un altro brano di rarissima bellezza che renderebbe invana ogni mia parola davanti alla sua intensità e all'emozione che mi dà: LA SERENATA
se li goda lui gli amari e naufraghi dispersi Budala deniz.O çikarsin aci ve batip kaybolmus asklarin tadiniamori.Io non muoio se non vedo te che non ti svegli Ben olmem seni gormezsem eger ,uyanmayan seni...ma togli il sonno anche alle barche ed io kayiklara bile uykular kaçirtan seni...come un'ancora il cuore mio l'ho perso in te. Ve ben bir çipa gibi sende kaybettim kalbimi.E qui parlo d'amore con me parlo d'amore con Burada asktan soz ederim kendimleme.Mi fai sentire così..... Bana hissettirirsin boylesini ....Che qui parlo d'amore con me solo e lontano da Yalniz ve uzakta kendi kendimle asktan soz ederimqui.Mi fai sentire così. burada .Bana kendimi boyle hissettirirsin.che solo per compagnia parlo d'amore con me. Bana eslik etsin diye asktan soz ederim kendimle.E così non finiremo mai e i giorni passano ma ve bunun sonu yok ,gunler geçiyor,amanon la notte nella quale stai dormendo ed io senin uykuda oldugun bu gece geçmiyor ve benlotto coi sogni tuoi che tu più accesi crei,scesi a çarpisirim senin isigini yaktigin o ruyalarla, ki inmislerdirmi che non ci sei...(Ma )Devi dirmelo tu. bana diyorlar ki sen yokmussun...(Ama)bana sen soyle bunu...Mi piacerebbe vedere te piena di sonno che Isterdim ki uykulu gozlerle goreyim senivieni a dirmi che non ci sei,ci crederei.Ma qui gelip bana diyesin ki yoksun,inanirdim.Ama buradaparlo d'amore con me parlo d'amore con me.Mi kendi kendimle asktan soz ederimfai sentire così.Che qui parlo d'amore con me Bana boylesini hissettirirsin.Asktan soz ederim kendimlesolo e lontano da qui.Mi fai sentire così che solo yanliz ve buradan uzak.Bana kendimi oyle hissettirirsin kiper compagnia parlo d'amore con me....) bana eslik etsin diye asktan soz ederim kendimle ....)SERENATA di AMEDEO MINGHIAMEDEO MINGHI 'nin "SERENATA isimli sarkisinin sozlerinden alinmistir.Sarkinin tum metini bu sitonun "sarkilar" sayfasinda tercumesiyle birlikte daha once yayinlanmistir.Il testo è stato pubblicato solo parzialmente ,perchè l'intera versione prese già posto sulle pagine delle "canzoni"preparate precedentemente su questo sito.Le grandi ville in legno a Buyukada (Isola Grande) L'architettura degli inizi del ventesimo secolo.
Penso ai personaggi di quelle canzoni vecchie.Immagino i loro sguardi che stanno ancora a guardare le strade vuote .Mi sento come se fossi stata pure io uno di quei personaggi e che avessi sofferto per amore negli inizi del ventesimo secolo.Mi domando che cosa sto cercando in quelle strade?Forse i passi di qualcuno che sta ancora camminando tra i sentieri della pineta?Qualcuno che visse già là?Forse oltre il tempo?Invece il tempo mi passa vicino con una carrozzella in cui ci sono due giovani innamorati .Probabilmente come tanti altri stanno andando a perdersi nella grandissima pineta dell'isola.I balconcini delle case si aprono ancora teneramente ai fiori inebrianti detti "Il piacere della sera" che nelle città stanno scomparendo sempre di più.A volte anche i fiori sono come le generazioni...Anche loro cambiano il tempo e l'epoca.Forse scompaiono insieme alle delicate mani di un mondo femminile che diede l'acqua a loro nei tempi passati.Una canzone che mi ricorda quei tempi e quelli amori vissuti con i versi di un compositore turco che la dedicò ad una donna che lui descriveva come un fiore bianco dei suoi anni più belli:"Come passarono senza che me ne accorgessi Nasil geçti habersizquei miei anni più belli ...! O guzelim yillarim...!Ci fu talvolta una lacrima... Bazan gozyasi oldu,E talvolta una canzone nel cuore. Bazan içli bir sarki.Mi ricordo di tutto, di ogni suo attimo Her anini eksiksizcome se fosse ieri. Dun gibi hatirlarimIl suo sale è sulle mie labbra Dudaklarimda tuzue il tuo amore è dentro me. Içimde durur askin.Dove sono andati quei fiori con i quali Hani o saçlarinaio incoronavo i tuoi capelli? Taç yaptigim çiçekler?Dove è rimasto il ruscello delle cerbiatte con occhi belli? Hani o guzel gozlu ceylanlarin pinari?Dove sono gli alberi e gli uccelli? Hani kuslar agaçlar?I fiori con mille colori? Binbir renkli çiçekler?E dov'è la primavera che afferrai Nasil yaklamistimtra i tuoi capelli...! Saçlarindan bahari...!Io vivo ancora Ben hala o gunleriSe mi ricordo di quei giorni. Anarsam yasiyorumcome se ritornasse da me Sanki mutlulugumuzla nostra felicità. Geri gelecek gibiPorto ancora nel mio cuore Hala guzelliginila tua bellezza Kalbimde tasiyorumEri come un fiore bianco Dalindan koparilmisappena staccato dal suo ramo. Beyaz bir çiçek gibi .I fiori che qui chiamano "Il piacere della sera ",perchè aprono i loro petali solo dopo il tramonto ,rimanendo svegli per tutta la notte,facendoci una serenata con il loro profumi inebrianti.Poi si richiudono con la luce del mattino.Sono molto diffusi in queste isole.
Qui non ci sono i veicoli a motore ...Gli abitanti dell'isola per mantenere l'equilibrio naturale , il bene e i lati caratteristici delle isole non permettono di far entrare qui le macchine.Ci si viaggia solo in bicicletta,con le barche oppure con la carrozzelle.Ma nella prima Isola che si chiama Kinaliada non ci sono le carrozzelle;perchè le lunghe spiagge e le passeggiate più strette di quest'isola permottono solo un cammino a piedi o la bicicletta Così almeno gli abitanti dell'isola risparmiano i soldi che debbono spendere per le macchine.Vivono nell'aria pulita. Andando a piedi in genere dovunque ,camminano e si muovono molto.Così sono più sani.E non si sente nemmeno il bisogno di tanto abbigliamento..Un paio di pantaloncino corto,qualche maglietta, un jeans e un golfino per le serate fresche bastano .Il tipico pantoloncino simile ad una bermuda è stato adottato dalla maggior parte delle donne di quest'isola e delle donne di Istanbul senza distinzione di età.Sono molto moderne, aperte e simpatiche.Nei caffè conversano subito con altre donne sedute in altri tavoli.Prendono spesso il tè e mangiano tanti dolci e i prodotti della pasticceria che sono ottimi in queste isole.Il mondo femminile è molto dolce ad Istanbul.Soprattutto le donne delle isole sono cordiali,sorridenti,dinamiche ed ottime nuotatrici.E un tè turco e denso accompagnato dai buoni dolci che sono le specialità del luogo e le tisane che si prende nei modesti caffè vicino al porticciolo,mi scaldano il cuore con un senso di felicità nel fresco vento della sera e legano molte amicizie.Se qualcuno vi offre un bicchierino di tè denso ,questo è il segno della sua cordialità e della sua amicizia.Le isole sono per coloro che amano il romanticismo ,la natura,la poesia,il silenzio,la semplicità e l'atmosfera delle epoche passate.E sono per coloro che hanno incontrato veramente l'amore.
Gli abitanti dell'isola sono composti maggiormente dai turchi e dai greci..In queste isole le chiese , le moschee e le sinagoghe si trovano insieme e sono anche vicinissime.Forse sono gli unici posti del mondo dove i luoghi di culto appartenenti alle tre grandi religioni si trovano così vicine;perchè le isole sono molto piccole..Soprattutto L'isola Burgazada sembra una bella miniatura.Qui le culture di religioni diverse vivono in una meravigliosa armonia e in un'apprezzabile fratellanza.Ognuno rispetta il linguaggio,l'identità e le usanze dell'altro.Offrono questo meraviglioso esempio di accordo,di rispetto,di amore e di amicizia che dura da tantissimi anni tra di loro.Ho ascoltato un personaggio del mondo della musica:Raccontava che in queste parti,se muore un amico cristiano ,i suoi amici musulmani vanno in chiesa a pregare per lui.E se muore un amico musulmano ,i suoi amici cristiani vanno in moschea a compiere lo stesso gesto umano .Sui vari siti ho letto che I monasteri cristiani delle isole vengono visitati ogni anno dai musulmani e dai cristiani e che ognuno in questo luogo prega secondo le proprie usanze.Ognuno rispetta le credenze dell'altro .E se non è credente, crederà pure lui in qualche cosa che avvolge con amore il suo cuore ...
Si dice che gli abitanti delle isole preferiscono di non mettere le attrezzature abbondanti nelle isole per non sciupare l'aspetto naturale delle spiagge e per evitare il grande flusso dei turisti.Hanno ragione ;perchè ,in effetti ,le isole essendo troppo piccole ,non reggerebbero al gran turismo.Già oggi la popolazione delle isole cresce in modo incredibile nei giorni festivi dell'estate.Se nell'Isola grande d'inverno vivono 4200 persone,d'estate questo numero raggiunge 50.000 .A Burgazada d'inverno ha solo 550 abitanti.D'estate 15000.Soprattutto la Isola Grande è più frequentata dai visitatori giornalieri dei turisti stranieri ,dagli appassionati del picnic e del tour che si fa con le carrozzelle nella pineta e intorno all'Isola Grande ..Ma persino nei giorni più intensi dell'estate è possibile scoprire alcuni angolini nascosti tra le strade e nel bosco .
La prima sensazione che mi coglie in queste isole la leggerezza,perchè mi sento più libera proprio in queste spiagge di ciotoli . Ogni volta che nuotavo ,guardavo le coste asiatiche di Istanbul dove si trovava la mia casa e mi dicevo"Grazie al cielo ,stasera non dormirò in nessun albergo . Dormirò finalmente a casa mia."Ho visto tante belle spiagge nel mondo e in altre parti della Turchia.Ma quelle non erano mie.Ero un'inquilina di una casa o un cliente in un albergo di quelle spiagge.Prima o poi dovevo pagare il conto ed andarmene via.Quest'anno ,dopo tanto tempo ,finalmente una lunga vacanza a casa mia ,al mio mare che mi ha ritrovata ,mi ha accolta di nuovo come una volta.E ci siamo ritrovati.Il mio mare sembrava che non mi volesse da tanti anni.Quest'anno mi ha voluto.Il suo dolce e tenero vento mi ha accarezzato di nuovo il viso per dirmi che non mi ha mai dimenticata Finalmente un pò di serenità mi ha invitato a dormire sul mio cuscino.E ogni mattina un voce dentro di me mi ha invitata ad aprire il sole.
Poi ad un tratto ti può capitare di scoprire un piccolo caffè sotti i pini,come un verde rifugio con i tavoli all'aperto.Oppure altri tavoli vicini al porticciolo.In questi posti il tè viene servito ancora in modo tradizionale nei bicchierini sottili e stretti che sono caratteristici della Turchia..Le usanze sono semplici e modesti ,perchè questo paradiso viene concesso non solo ai benestanti ,ma anche ai poveri che vogliono godersi delle bellezze naturali.I miei sogni erano sdraiati nella dolce hamaca stesa sotto i pini..Io qui non mi domandavo più il perchè delle cose,degli eventi...Il perchè della mia realtà e del mondo.Il perchè del dolore e dei mutamenti.L'unico perchè nella mia mente era l'amore.Tornava da me dentro una musica e mi domandava "perchè?" .E non sapevo rispondere:"Il perchè ...io non so...Ma ti amai .Io scaldai la tua mano.Tutto in noi si avverò.Ma il perchè ...io non so.Tranquilla e lieta sei...Il primo sole è tuo.Stringimi Amore mio per amore .Guardami ...Due ladri gli occhi tuoi...Gli occhi belli tuoi.Ed il perchè non sai..Ed il perchè non so...Stringimi...Amore mio per amore...Baciami..Ed il perchè non so...Il perchè non so...Finirà.Te ne andrai.Io mai più scalderò la tua mano...Ma il perchè non lo sai.Il perchè non lo so.Al nostro sole addio...Stringimi ..Amore mio per sempre..................................................................
Nedendir ...bilmem...Ama sevmistim seni.Isitmistim elini.Hersey bizde gerçek oldu:Ama nedenini ...blimiyorum.Sakin ve mutlusun...Ilk gunes senin.Saril bana...Sevgilim ask için.Bak bana...Gozlerin iki hirsiz...Senin guzel gozlerin.Ve nedenini bilmiyorsun...Nedenini bilmiyorum...Saril bana..Sevgilim ask için...Op beni..nedendir bilmiyorum...nedenini bilmiyorum...Bitecek.Gideceksin.Bense artik hiç isitamayacagim senin elini..Ama nedenini bilmiyorsun.Nedenini bilmiyorum.Gunesimize elveda...Saril bana.Sevgilim ebediyen..............................................................................
Yenikoy (Un quartiere sul Bosforo)
Nelle isole e anche negli altri quartieri di Istanbul sembra che il benessere e la povertà si uniscano sulla stessa spiaggia.Spesso passano anche bellissime barche .Ma i benestanti delle isole del Principe hanno la semplicità e la modestia e dimostrano la signorilità nell'anima e nel cordiale comportamento. Il piccolo bambino anatoliano che ti vende i fazzolettini ,dopo lunga giornata di fatica e afa ,stanco,arriva alla spiaggia libera e si tuffa nell'acqua.Ti guarda e ti saluta.Con un sorriso ti dice:"Ho fatto una lunga giornata ,abla",se sei una donna con un aspetto molto giovanile..In turco "Abla" significa "sorella maggiore".I bambini ,non conoscendo il nostri nomi, ci chiamano così.Abbiamo più anni di loro,ma siamo anche donne giovani e quindi siamo le loro sorelle maggiori.Esprime un leggero e delicato segno di rispetto che viene insegnato dagli adulti ai bambini .Se invece sei un uomo con un aspetto molto giovanile,i bambini ti chiameranno "Abi".Vuol dire "Fratello maggiore".Perchè secondo le usanze deve esserci sempre un rispetto nel linguaggio e nel gesto per chi ha più anni di noi.Perchè gli anni significano l'esperienza e la sapienza.Due passi più in là una famiglia turca porta alla spiaggia un cocomero ,lo affetta e lo mangia.Alcuni si fermano nei caffè:Prendono il tè e le bevande e poi dalla borsa tirano fuori la roba da mangiare portata da casa.,perchè i portafogli dei turchi non sempre reggono ai prezzi dei ristoranti.Ma per loro forse tutto questo è anche una dolce abitudine a cui non vogliono rinunciare.Ma le loro case ,ricche o modeste sono tutte bellissime,curate con gusto.Le tende bianchissime di pizzo,le finestre bellissime,i balconcini che fanno sognare e i giardini pieni di tantissimi specie di fiori...Fiori..fiori..fiori..dappertutto un paradiso.
E le foglie fioriscono nei dolci occhi di Merve,una bambina di nove anni che incontrai al mare.Ogni giorno nuotava insieme a me..Un giorno mi si avvicinò quando ero nell'acqua e mi chiamò.Mi chiamava pure lei "Abla" (sorella maggiore),e mi diceva"Abla,tienimi la mano.Oggi ho paura ,le onde mi vengono addosso".Poi mi diceva spesso"Abla,guardami come sto nuotando!".Merve non aveva mai visto suo padre .L'aveva perduto in un incidente stradale,quando la sua mamma era ancora incinta.Quando era nata ,il padre già non c'era più.Oggi vive con la madre,come figlia unica.Il destino di tanti bambini è così.Pure io ,da bambina,avendo perso il padre in un incidente stradale ed essendo figlia unica ,mi meravigliai anche di questa strana coincidenza,dei due destini di due figlie che s'incontravano in mezzo al mare.Merve,tu ami il mare e tra qualche anno nuoterai come un pesce.Forse diventerai una campionessa nel nuoto.Diventerai una ragazza con meravigliosi occhi verdi come due chicchi d'uva.Ma non abbandonare mai la tua isola,bambina mia..Sei la piccola onda di questo mare che è tuo e ascolta le migliori musiche del mondo in questa isola ,ma non lasciarla mai!!!Il gabbiano sul mare dell'Isola Kinali
Pur rispettando la scelta che ogni giovane e di ogni adulto fa per sè,vorrei che almeno la generazione di Merve fosse diversa dalle nostre e che non abbandonasse più questi posti.Molti giovani intorno ai venti anni vanno via dalla Turchia.Sono i ragazzi e le ragazze di buone famiglie .Dopo aver ricevuto le meravigliose istruzioni dai conservatori,dai collegi americani,inglesi o francesi,dalle università più prestigiose ,dopo aver imparato tre o quattro lingue straniere ,vengono contagiate dalle solite curiosità di andare a fare una specializzazione nei paesi esteri,soprattutto in Stati Uniti o in Inghilterra..Ma poi non tornano più..E in quei paesi perdono tutte le loro qualità acquisite dai loro studi e finiscono nei lavori duri o pesanti che non corrispondono alle loro caratteristiche e alla loro natura.Anche se parlano a volte quattro lingue straniere trovano nel loro cammino poche persone che possano capire il loro linguaggio che copre le culture miste di cinque secoli e il loro cuore che ancora batte per i loro ideali..La loro strada diventa doppiamente difficile.Alcuni di loro soffrono anche per la perdità della loro identità.E solo alcuni fortunati cadono nei terreni fertili e incontrando la brava gente che li accoglie come si deve e che li comprende .Allora riescono a sollevarsi e dare i frutti delle loro capacità ..La Turchia ha perduto così i suoi figli più preziosi per anni e anni . Le nostre generazioni sono state quelle viaggianti,e a volte quelle disperse..Ma le condizioni ci spingevano ad andar via.In quei tempi noi i giovani non avevamo i caffè così belli come ora ci sono in queste parti..In quelli anni ,mentre stavo lasciando questo mare ,per un pò di tempo non si trovò nemmeno il caffè nei negozi della Turchia per la causa di una forte crisi economica..Ora è tutto cambiato in meglio.Ora ,Merve,almeno tu...guarda quanti bei caffè hai nella tua città...!!! .E hai tante specie di caffè in tante quantità...Guarda questo caffè dove ,di sera, suona anche la musica del jazz...! Io vorrei che almeno tu apprezzassi quello che hai e che non lasciassi quei posti che hanno finalmente aperto le loro braccia a te ,perchè il sole illuminasse il tuo viso e la tua strada fosse aperta...!!!Vorrei che almeno tu applicassi qui in questo paese tutto ciò che imparerai,facendolo crescere.UN CAFFE' SUL BOSFORO -ISTANBUL
L'amore e la pace sia con te cara Merve.Tu mi regalasti un gelato delizioso quel giorno.Non lo dimenticherò mai;perchè era un segno di amicizia e di fratellanza tra noi..Ti auguro una splendida vita che ti possa dare tutto l'amore che vorrai.E ti regalo una canzone di Amedeo Minghi che ascolterai quando sarai più grande ,quando arriveranno i tuoi giorni di grande amore .Si chiama " SOTTOMARINO"E' una canzone italianissima che racconta un momento importante della sua storia .Esprime i sentimenti di qualcuno che ama il suo mare e che deve lasciarlo per andare lontano.Ma è una canzone che ha un sapore universale.Può essere ascoltata su ogni mare .Ha una tale poesia che anche quando la traduco in turco ,non perde nulla di sè.Crea la poesia anche nella nostra lingua.Il nostro popolo ama le canzoni d'amore e la poesia..Coloro che sanno cosa vuol dire veramente la buona musica,cercano le canzoni d'amore.E le canzoni d'amore cercano sempre coloro che amano la buona musica. .E vengono da sè a trovarci ,come i teneri passerottini che si posano davanti alle nostre finestre.Un giorno l'amore e la canzone si incontrano nel passar di un treno .Sali anche tu su quel treno e non scendere mai....Merve..!Forse un giorno anche tu capirai:.Va ad alta velocità verso l'ignoto..E tu viaggia nella musica ,scegliendo la via del candore,l'amore e la vera passione per essa...! Non esistono le sfumature nel candore.Non esiste una via di mezzo.La musica è così,è un candore. Almeno nel nostro paese così entra nell'anima.In certi momenti è difficile dire "arrivederci".E' meglio andar via come se si dovesse tornare il giorno dopo ,come tutti i giorni in quella spiaggia;perchè quella spiaggia è nostra per sempre .Se tutte e due siamo legate a quel mare come due sorelle ,prima o poi ci ritorneremo e ci rincontreremo.Non esistono gli addii per coloro che amano veramente lo stesso mare e la stessa musica .Non si può separare dal mare e dalla musica ,Merve.Lo capirai anche tu un giorno.
Quante stelle stanno al mare Ne kadar yildiz var denizde!come il cielo al profondo ,al blu Gokyuzu derinliklerde,mavideLa risacca alle tue gonne, çarpan dalga senin eteklerindeL'orizzonte lo sguardo mio Ufuklar benim bakislarimma la luna è argento qui Ama ay gumusten buradaalle tue caviglie l'argento della schiuma kopuklerin gumusu senin bileklerindemare d'amore sopra di me .Ondina mia Uzerimde bir sevgi denizi.Minik dalgaMare di ferro sopra di me.Ondina mia Uzerimde demirden bir deniz.Minik dalgaE quante miglia nel mio cuore Içimde kaç mil uzaklikun abisso,una burrasca Bir uçurum,bir firtinatutte le conchiglie del mare denizin tum midyeleristrette all'anima mia, ruhuma sarilip sokulmusma le perle e i rami di corallo ama inciler ve mercan dallaricollane che io lego per te senin için bagladigim kolyelermare a questa spiaggia bu sahilde denizquante onde all'amore nice dalgalar sevgidee che stella all'orizzonte ve ufukta ne yildiz!Una stella accende il mare.Ondina Bir yildiz denizi yakar.Minik dalgabuongiorno perchè il tuo cielo è blu gunaydin çunku gokyuzun mavima la schiuma sui miei sogni ama kopukler ruyalarimdae il mare tra il coraggio e te; ve deniz sen ve cesaret arasindaquanti cuori sotto il mare nice kalpler denizin altindaè tempo di partire per me, benim içinse yola çikma zamaniè tempo di affondare dalis zamaniè tempo di cacciare ava çikis zamaniOndina dimmi, dimmi Minik dalga soyle bana ,soyle banaquante navi stanno in mare kaç tane gemi var denizdese il sottomarino denizaltile dovrà colpire . vuracak mi onlari?Se la risacca è di ferro .Ondina, Eger çarpan dalga demirdense,kuçuk dalgatornerò a questa spiaggia, donecegim yine bu sahilesopra questo mare, bu denizin uzerinemare d'amore ,sopra di me .Ondina mia sevgi dolu bir deniz ,uzerimde,minik dalga
Le osterie e i bar sull'Isola Burgazada
E torno a te ....mio anonimo lettore che leggi ancora fedelmente le mie righe ! Ti sono grata per la tua silenziosa fedeltà.Nei ristoranti , secondo le usanze , arrivano grandi vassoi di antipasti fino al tavolo.Guardandoli tutti ,si sceglie quello che si vuole .Sono i piatti di frutti di mare e di verdure e in genere sono le specialità turche e greche. Di notte i caffè sono molto silenziosi e in qualche bar si sente solo la musica soft.. I semplici ristoranti o le osterie tipiche che con un servizio eccellente,raffinato ,pulito ma modesto fanno tutto il possibile per accontentare anche le richieste dei piatti più impensabili.E' ben notabile la ottima accoglienza piena di finezza ,sorriso,educazione e rispetto per il cliente in questi posti. Le onde quasi lambiscono i tavoli in alcuni ristoranti ,ma attenzione , se viene un'onda grossa da un aliscafo che passa dalle vicinanze può anche bagnarti un pò...! Un lume di candela trascina la notte in un'altra dimensione.Qualche gattino si appoggia spesso le zampine sui miei ginocchi per chiedermi un pò di mangiare.Bellissimi gatti bianchi con occhi chiari. Qualche gabbiano passeggia nelle vicinanze dei tavoli o vola sopra le barchette che dondolano davanti alle osterie .Non solo i ristoranti delle Isole ,ma anche quelli di Istanbul sono i meravigliosi angoli del romanticismo sul mare.
In Turchia ,come usanza,iniziano a una cena con una fetta di melone accompagnata dal formaggio bianco che è molto simile alla caratteristica feta greca .Poi continuano con gli antipasti caldi e freddi che sono varie specialità del luogo..Tra gli antipasti è buonissimo il pesce essiccato ,detto "Ciroz" che viene poi condito con l'olio,l'aceto e l'aneto fresco.E poi è delizioso un antipasto che si fa con le foglie di vite ripiene di riso,pinoli,uvetta.Tra gli antipasti caldi è ottimo "Borek"fatto con la pasta a sfoglia e con un ripieno di formaggio bianco .C'è chi lo fa anche con i gamberetti. Tutti questi antipasti arrivano tutti insieme al tavolo .Sono come i vari assaggi .I turchi mangiano molto lentamente e con calma.Si trattengono a lungo nei ristoranti.Per loro questo è anche una forma di relax,un riposo..Le conversazioni durano a lungo.L'ambiente ,in genere è molto silenzioso.E dopo arrivano le insalate e i piatti di carne o pesce a scelta.E' famoso il pesce detto "Palamitta" che diventa abbondante in settembre.Sono buonissime le polpettine di carne rossa alla griglia che si possono mangiare in ogni luogo e in tutte le ore della giornata che contengono le spezie speciali e profumate che si trovano solo in Turchia,.in ogni luogo e in tutte le ore della giornata .Se lo vuoi ,te lo possono portare e servire sotto l'ombrellone in modo pulito e raffinato,anche nei luoghi più modesti e semplici.C'è un ottimo vino turco.E la cena si conclude con i dolci turchi oppure con gli abbondanti piatti di frutta che ,spesso vengono offerti dai ristoranti.Poi ti chiedono sempre se gradisci un tè o un caffè ...In queste osterie si spende molto meno di quanto si spende nei ristoranti della città di Istanbul e delle città di altri paesi dell' Europa .Poi qualche volta ti può capitare anche qualche spettacolo che ti dà l'occasione di sentire dal vivo la musica turca classica .Ma io preferisco anche il silenzio dei caffè del porticciolo , il panorama notturno delle coste di Istanbul e dei battelli che vengono e partono con le loro danze luminose sullo specchio nero.
E i grandi gabbiani dell'isola sono quasi addomesticati...A volte ,camminando entrano persino nei giardini delle case .Sulla riva passeggiano pure loro insieme a te.Afferrano con il becco i grandi gusci dei molluschi lasciati sulla spiaggia dalle onde.Poi prendono il volo e lasciano cadere il guscio dall'alto sull'asfalto per romperlo.Quando si rompe il guscio mangiano la polpa del mollusco che viene fuori.. I gabbiani sono liberi ed intelligentissimi.Tornano da sè se vogliono tornare e perciò mi piacciono.E quanta festa fanno quando ti vedono arrivare..!Spesso vengono a trovarti nei bar e nei ristoranti ,avvicinandosi al tuo tavolo se capiscono che sei un amico.Cala una strana malinconia nei loro occhi quando devi partire,anche se girano altrove i loro sguardi per non fartela capire..Ti corrono a lungo dietro la tua nave con intense grida,come se volessero dirti"Torna presto,arrivederci".
L'8 settembre 2003.Oggi la separazione sta di fronte a me.Si è già installata tra i ciotoli e i sassi della spiaggia di Kinaliada per diventare come un sasso e colpire il mio cuore.La separazione vola in alto e si mescola in una canzone .Oggi il mare si è fatto più limpido ed è ghiacciante il suo cuore,come lo si fa il giorno prima della mia partenza.E come un ultimo saluto si fa bello il mio mare .Si apre bene i suoi occhi limpidi e diventa più invitante come un innamorato che gioca la sua ultima fortuna per trattenermi con se.Perchè ti fai così bello se dobbiamo lasciarci ,caro mare?Oggi il mare è una lacrima fredda e i miei occhi hanno bisogno del mare per piangere...Il battello ha lasciato l'isola e il vento si è fatto più tagliente nel cuore.
Anche le luci del Bosforo mi sono apparse stasera tra le rose in color albicocca.E'passata una barca ,sembrava una sposa dorata e aveva i tavoli pieni di lumini.Un vento di addio mi sta accarezzando come sempre teneramente il viso...Passa una barca da vicino. I viaggiatori stanno cenando in barca...Alzano un bicchiere di vino e salutano la loro terra e anche me che sto cenando in un balconcino sulla riva :"Alla salute ...!".Istanbul al tramonto
Ora sei così bello Bosforo...sei pieno di abbondanza ....Sei pieno di sorriso e delicatezza...Sei stato sempre bellissimo,io lo sapevo già;ma non me ne accorgevo così tanto come ora ..In quei giorni ero troppo giovane , e tu non mi sembravi così fiorita e così dorata Marmara...Sei come una madre.Ora sembri un bel principe notturno ...Istanbul.Non mi eri mai apparso così bello ,mio mare...Non ti avevo mai amato come ora ,stanotte...Ora che sto per ripartire ti voglio così bene ,mio mare...
AL MAR DI MARMARATenesti nel tuo gremboi tuoi quindici milioni figli,Marmara .Invece lasciasti andare me .Come una goccia scivolaidalle tue celesti manie fui la esile farfalla che volò ,verso il Mediterraneo.Perchè capivi che io amavola tua orizzonte,il tuo desiderio di libertà ...Capivi che io non volevo vederti ferma ,nebbiosa e malinconica."No"...mi dicevo"Occhi tristi no" .Volevo quel tuo tortuoso cammino da Dardanelli in giùverso il mare aperto.Eri un mare piccolo ,romantico con piccoli delfini.Mia Marmara .Mi apparivi in quei tempi come un fiore decorativoche esiste sempre sulla scena della vita.Mi dicevo "tanto lei c'è sempre come una madre .Lei sta là ad aspettarmi.Lei suonerà sempre per mela stessa musica,che io mai perderò.Mai perderò i miei poeti."Non perdetti la mia musicaNon perdetti i miei poeti,ma perdetti teMarmara.Muge
Ma in ogni strano giro del destino ,in ogni sentiero che corre verso una direzione opposta a quella preferita dagli altri esiste sempre un bene ,un tesoro.Se non ti avessi lasciato ,se non avessi rinunciato al tuo amore,mio mare....non avrei trovato altri tesori..Non avrei visto le opere d'arte ,il mondo..i teatri ...E soprattutto te ,Amedeo,non avrei mai visto te e non avrei forse mai potuto seguire un tuo spettacolo dal vivo,se non avessi lasciato la mia patria,il mio mare .Ecco ...alla fine di ogni scelta tormentosa,dopo ogni rinuncia e dopo ogni mare da cui ci si separa,esiste sempre un'altra luce che si incontra.In tutto sempre esiste un motivo.Tante volte mi domandai a che cosa servirono i miei lunghi anni di studio...A che cosa servì se studiai fino all'alba per l'Italia?E come finì la mia vita e perchè?Ma ora trovo la risposta:Dieci anni di musica nei tuoi teatri più belli ...Ecco.... alla fine mi aspettava questa meravigliosa sorte.E non vorrei mai perderla.E rifarei quei dieci anni ,rivivendo ogni suo attimo bello e sofferente con il suo bene e con il suo dolore.Che dire?Ciò che c'è in Italia ,non c'è in Turchia.E ciò che c'è in Turchia ,non c'è in Italia.: Ma qui sulle mie pagine c'è l'Italia e la Turchia insieme.La mia Marmara mi scelse come la figlia dell'orizzonte...Come una nuvola senza confine.
Quando rivedo il viso di Amedeo ,come il viso di un amico,tra le cornici dorate di un palcoscenico teatrale ,quando rivedo le torri e le cupole di una città d'arte dove un treno confortevole di alta velocità mi porta e quando rientro nella mia città d'arte ,quando guardo l'Arno della mia città dietro i tavolini illuminati dalle candele di un 'osteria,dico semplicemente "Grazie Italia".GRAZIE FIRENZE- ( Piazza Signoria)
E quando le isole mi accolgono come la principessa dei loro tempi antichi nei loro angolini più belli ,quando mi siedo nel mio balconcino di Istanbul a salutare il primo sole del mattino ,quando ascolto la musica di Amedeo nel battello che dondola sui miei sogni di mare e finalmente quando passo con la macchina dal ponte del Bosforo ,abbracciando con un unico sguardo dall'alto almeno per qualche sera il panoramico notturno dei suoi tesori sparsi sulla sua costa europea ed asiatica ,dico"Grazie Istanbul".
Marmarati direinon chiederti piùche cosa ha avuto tua figlia !Non pensare al sole,al mare,e alla vita cheavrei potuto vivere in te !Non pensare ai beni cheperdetti.!E come in fondo al tuo cuore,così sta nella mia radiosità.L'oro...Marmaraderdim ki sanakizinin ne geçti eline diyesormadusunme gunesidenizisende yasayabilecegimhayatiDusunme kaybettigimnimetlerikalbinin derinligindeki gibiisiltimdadiraltinMuge
Una volta ,tu,Isola ,eri un luogo di esilio.Tanti principi e principesse,imperatori e imperatrici consumarono la loro sopravvivenza in te.Invece ora ,i continenti sembrano i luoghi di esilio per gli abitanti.Siamo esiliati ,senza capire ,nel materialismo ,nell'inquinamento e nel consumismo.Piccola Isola,tu espelli e mandi in esilio gli elementi e i componenti che non sono più le figurine adatte al mosaico della tua delicata esistenza ,al disegno delle tue stelle e allo sguardo dei tuoi inafferrabili occhi .Io e te non potremo mai unirci ,Isola. Io ti cercherò sempre in mezzo al mare della vita;perchè io sono una cittadina del continente.Ma ti voglio bene come la stella lontana che mi vuole e che non mi dice quando.Ora la mia vita è qui nel continente.
Ricordo strade diverse da qui Buradan farkli yollar animsiyorumRicordo voci che non ci sono più Artik var olmayan seslerPassava in fretta la nostra gioventù. Gençligimiz geçiyordu aceleyleAltri ragazzi fuggivano Kaçip gidiyorlardi diger gençlere spesso non tornavano più qui. Ve artik buralara donmuyorlardi.E da ragazzo cullavo un'idea Delikanlilik çagimda bir fikrin besigini sallardimche libertà fosse solo andare via Ozgurluk çekip gitmekmis sanirdimErano fiori i pensieri nati qui. Burada dogan çiçekler ve dusuncelerdi.Io non potevo distruggerli Ben onlari yikamazdimin un istante ucciderli così. Boyle tuketemezdim onlari bir anda.Ma la mia vita non è un isola Ama hayatim bir ada degilC'è bisogno anche di me Bana da ihtiyaç varVorrei Isterdimanche qui Burada dalibertà. Ozgur olmayiE libertà non è solo un'idea Ve ozgurluk yanlizca bir fikir degilguardo stupito chi dice ,che è già mia. çoktan beri benimdir diyene sasip bakarimPenso ai ragazzi che sono andati via Giden gençleri dusunurumE tutto il mondo è una fabbrica Bir fabrikadir tum dunyae gli uomini parlano Ve insanlar konusurnon possono confondere Karistiramazlarnascondere la nostra libertà. Gizleyemezler ozgurlugumuzu.......................................... ..........................................."ISOLA " dall'Album "NENE''' "ISOLA sarkisi NENE'isimli albumden alinmistir.AMEDEO MINGHI' nin bir bestesidir.
Ora sei rimasta dietro le vetrate di un aeroporto,Isola .Sorridi gioiosamente da lontano .Forse stai sempre danzando con i tuoi gabbiani e ti godi della tua libertà soleggiata. Deridi tutto quello che ci consuma lentamente.Ma non riesco più a vedere le tue piccole onde.I tuoi gabbiani non passano da queste parti..I gabbiani non amano i confini.Ora c'è una frontiera tra noi.Anzi da stamani mi sembra di essere passato forse da dieci frontiere tra l'aeroporto di Istanbul e quello di Roma..Eccoci di nuovo i veicoli a motore.Scendo dalla carrozzella dei sogni e salgo su un aereo che luccica come un tubo flourescente nella realtà , tra gli sportelli,la burocrazia ,i documenti ,le solite code ,i controlli di sicurezza interminabili ,i timbri e i ritardi.
Il tempo è ritornatoa portarmi via da qui,Isola.Il tuo mare si è fatto perlaceo.E' il tuo colore auttunnalesimile alle tue pene.Quando tu assumi queste inafferrabili sfumature ,quando mi guardi con occhi malinconiciè meglio lasciarti al riposo.I tuoi fiori serali lasciano cadere i loro semi.E' il tempo di ritornare.Zaman dondu geriyedone done beni goturmeye,kuçuk adadenizin sedeflestisonbahar rengin gibibu yakalanamaz izdirabin gibi incetonlara girincebana huzunlu gozlerinle bakincaseni dinleme terketmek daha iyiaksam çiçeklerin serpiyor yerlere tohumlarinizaman donus zamani.Muge
Isola sei felice;perchè sei senza frontiera ;sei felice di vivere insieme al figlio del pescatore emigrato dal Mar Nero oppure di vedere il sorriso della signora di Salonicco.Tu sei riuscita ad unire in armonia le lingue e le culture,anche le musiche.Mi ricordo delle tue parole ,Isola,mi dicevi "Torna anche d'inverno,teniamo sempre aperto i ristoranti.Se non ci fossimo noi,queste acque si annerirebbero".Hai ragione ,Isola, ,tu sei luce e cultura...Sei l'anima e il futuro,con bei ristorancini ,con lumini accesi , con i tavoli fioriti e con le tue case simili a quelle delle favole.Merve ,forse tu potrai vedere un mondo migliore ,un mondo con meno frontiere e con più gelati,con più dolci .In quel mondo la tua musica turca si unirà con l'armonia ,con l'amicizia ,con la fratellanza ad altre musiche.Prenderete le migliori musiche da ogni parte del mondo.E forse potrete unirvi intorno agli stessi tavoli fioriti con lumini accesi.Io non lo potrò vedere ,ma tu forse.... sì.Il quartiere Ortakoy sul Bosforo-Istanbul
Cala lo sipario davanti al finestrino del mio aereo e l'isola scompare come se la mano di un tecnico gigantesco ed invisibile avesse tolto ad un tratto le proiezioni dal palcoscenico ,mentre ci godevamo di belle immagini di mare durante il concerto di Amedeo..Tutto viene inghiottita dalle nuvole. Mi chiudo gli occhi e mi vedo ancora: Sto a prendere il tè nel pontile del battello oppure nei balconcini delle case di legno . Passano ancora tra le nuvole i deliziosi caffè di Istanbul come i simboli degli attimi di serenità..Gli ultimi bei particolari che riesco ancora a notare dal finestrino dell'aereo sono i balconcini delle case.I balconcini che sono i simboli dei nidi e che hanno condiviso i miei attimi serenità in una vita famigliare del passato. Una signora con un dolce sorriso mi porta ancora un bicchierino di tè denso e profumato, insieme ad un piatto pieno dei ciambellini al sesamo che i turchi chiamano "Simit", e anche i salatini e i dolciumi turchi..La mia vecchia Marmara sta prendendo il suo tè a quell'ora,facendo riposare la sua gamba che ogni giorno ,con fatica,cerca di camminare ed andare avanti.. Con piccoli passi va avanti...Ma sempre avanti...Mai indietro...! Guarda con occhi angosciosi fuori e pensa a me.Mi domanda "Ci saranno di nuovo quei bei giorni tra noi..?"Sì ...ma passeranno lunghi mesi ,Marmara."Ecco ce ne andiamo come siamo venuti
Arrivederci fratello mare.
ARRIVEDERCI ISTANBULIl tramonto ad Istanbul vista dalle acque del quartiere di Bostanci