IL CONCERTO DI DOMODOSSOLA

La prima parte del racconto

Domodossola,una cittadina molto carina che è adagiata alle falde dello storico colle Mattarella e delle colline di Vagna.Quando prendete uno di quei treni "EC" o "Cisalpino" che vi portano comodamente in Svizzera,Domodossola è l'ultima fermata prima di lasciare l'Italia. E' così carina che ,se per caso,vi fermate lì con l'intenzione di proseguire verso la Svizzera il giorno dopo,Domodossola con la sua bellezza vi ricorda che non è un momento di passaggio e vi viene la voglia di non voler mai lasciare l'Italia .Questa cittadina che con la sua fisionomia conserva ancora il sapore medioevale nelle sue viuzze tortuose ,nella piazza del mercato ,nei cimeli dell'antica chiesa e convento di San Francesco.Le sue piazzette sono come dei meravigliosi salottini con bei tavoli dei caffè incorniciati delle finestre delle case caratteristiche ornate dai fiori che si lasciano andare verso l'esterno come le cascate colorate.

E noi eravamo nel Parco del Collegio Rosmini (che si usa oggi come un importante museo)dove c'era una grande manifestazione folkloristica e l'entrata era gratuita.Il palcoscenico si trovava in un grandissimo spazio dove Amedeo,come sempre ,aveva curato con molta attenzione e personalmente le sue prove insieme al suo staff e musicisti.Verso le sette di sera il cielo si era dimostrato un pò minaccioso con qualche lampo e tuono e una breve pioggia ;ma come ben sapete ,il cielo ,in genere,si addolcisce poi davanti a questo bel palcoscenico di Amedeo.Quando si avvicina l'ora dell'inizio del concerto,si diradano le nuvole;il cielo si riapre ,la luna si fa vedere il bel viso e la "Bella stella"ritorna a sorridere ;tutte le stelle si mettono là sparse gioiosamente un pò qua 'un pò là nel cielo per ascoltare la musica di Amedeo.La luna o la stella potrebbe mai tradire alle canzoni così belle scritte da lui ?.La luna o la stella potrebbe mai abbandonare quei versi che nominano così meravigliosamente ,"La luna" o "La stella "? Secondo me nulla nell'universo resisterebbe al richiamo delle note di Amedeo e la musica sarebbe capace di far tornare tutte le cose al luogo dove c'è Amedeo.Infatti quando è arrivata l'ora del concerto,tutte erano pronte ad accogliere Amedeo:il cielo che splendeva,la luna,le stelle,le colline verdi bellissime nei dintorni,le luci,i colori ,i musicisti,gli strumenti e naturalmente numeroso pubblico di Domodossola,del Piemonte e delle altre regioni.

Il concerto è iniziato con le proiezioni che ci offrivano tantissime scene da tutta la vita musicale di Amedeo in tutti questi 40.anni di carriera con i momenti più importanti;le scene del suo primo debutto nel 1966,vari filmati teatrali,dei suoi tour in compagnia della splendida musica di Amedeo che in quei momenti fa tremare persino le nostre vene di forti emozioni e entra fino in fondo dell'anima .Il momento più alto del concerto secondo me è questo magnifico inizio.Sul palco l'orchestra completa con i violinisti,con la batteria ,tastiera ,il basso e la ghitarra .Nei concerti di piazza con la presenza degli strumenti e soprattutto quando c'è la batteria il sapore del "Live" diventa una cosa affascinante ed è meraviglioso sentir produrre in diretta tutti quei bellissimi suoni .Ma stavolta farei tutti miei complimenti davvero a Amedeo e a tutto il suo staff anche per la bellezza e ricchezza della scenografia ,delle luci e dei colori.Sono rimasta veramente incantata vedendo questa composizione scenica che aveva una indescrivibile bellezza che si coglie molto meglio quando la guardate da una certa distanza.Noi sempre ci appiccichiamo con il naso al palcoscenico per vedere lo spettacolo da vicino ;ma invece per apprezzare tutto lo spettacolo bisogna guardarla anche da una certa distanza;perchè solo così l'occhio e lo sguardo accoglie tutti i particolari e li unisce nella sua integrità.Quando i colori sono luminosi e le luci sono buone la scenografia viene bene anche nelle foto.Sono rimasta incantata da tutte quelle forme bianche sullo sfondo rosso che mi ricordavano un pò i fiocchi di neve o i fiori bianchi;ma ad altre persone potrebbero ricordare anche altre forme della natura.Perchè la scenografia era davvero così immensa da arricchirci le nostre fantasie.E sullo sfondo blu sempre altre forme azzurre che mi ricordavano il fondo del mare.Poi altre proiezioni che rappresentavano la vita degli anni '50.Ma tutte queste cose ,bisogna andare a vederle,le parole non basterebbero per descriverle.

E il repertorio si era costruito sulle melodie bellissime tra cui "Un'idea","Cantare è d'amore","Piccola spina","I ricordi del cuore","Così sei tu","Notte bella magnifica","Decenni","Un uomo venuto da lontano","Cuore di pace","St.Michel","Quando l'estate verrà","1950"e poi bellissime canzoni come "Di più (con uno straordinario arrangiamento ascoltato dal vivo è meraviglioso),"Sicuramente tu","Ed altre storie "e tante altre ancora fino ad arrivare a "La vita mia"e "Vattene amore "che cantiamo insieme per concludere poi con "La speranza".Era un repertorio davvero molto ricco e Amedeo con il suo dinamismo,con la sua energia ,sempre sensibile e raffinato ,insomma era proprio come piace a tutti noi.Nelfrattempo durante lo spettacolo Amedeo ha conversato anche con le persone del pubblico ,dicendoci una cosa molto bella:"Il cuore ha un colore unico".Effettivamente è così.Il grande Creatore ,Disegnatore ,pur volendo abbellire l'universo con tantissime sfumature e colori per arricchirci la fantasia ,per offrirci agli occhi varie forme di colori di immense bellezze ,ha preferito di unirci tutti quanti dentro le pareti di un cuore di colore unico .L'amore ha un colore unico ,pur presentandosi a noi in tante forme.Un colore unico che è incolore. Dipende poi di noi scegliere in quali colori della vita vogliamo viverlo.Io avrei scelto blu o azzurro e verde per viverlo se potessi.

E' stato uno spettacolo completo curato molto bene ,riuscito molto bene;complimenti caro Amedeo,complimenti anche a tutto lo staff che hanno lavorato sicuramente tantissimo per realizzarla .Dopo lo spettacolo tutte le persone del pubblico che si sono avvicinate per chiederle hanno avuto le foto firmate di Amedeo.Era veramente una bella serata di festa con lo spettacolo ,ma anche dopo il concerto con tutti altri eventi folkloristici,culinari ed artigianali che hanno completato il bel quadro di Domodossola.

Il giorno dopo ,quando ho lasciato il mio albergo che ,aveva il buon rapporto tra qualità e prezzo nel suo ambiente signorile con i suoi modesti prezzi ,ho fatto un piccolo giro in città e non ho avuto nessunissima voglia di lasciare l'Italia per entrare in Svizzera ,come ugualmente quando vado fino a Bordighera o a Ventimiglia in Liguria,non mi viene mai passare il confine ed andare a Costa Azzurra ,a Monaco .Se per caso accidentalmente ci andai negli anni passati,qualche ora dopo,mi è venuta subito la voglia di rientarare in Italia e fermarmi per esempio a Diano Marina che amo di più ,con la sua deliziosa spiaggia e con i suoi due sdrai e l'ombrellone che mi attendevano là per tutto il giorno .Oppure preferisco le cinque terre.Da anni conducendo volentieri questa mentalità non ho visto nemmeno in Turchia tutti quei meravigliosi mari di cui ho pubblicato le foto sul mio sito (Le ho lasciate ai turisti);ma mi sono solo accontentata della casa di mia madre ad Istanbul.Se c'è l'Italia ,che bisogna c'è di andare a spendere un monte di soldi per fare le vacanze nei villaggi o negli alberghi degli altri paesi?Ho pensato sempre così.Eppure in Turchia ci sono tanti bei posti ,forse almeno per una volta nella vita bisogna ritornare a rivedere lo stretto di CANAKKALE dove ho passato l'infanzia oppure scoprire il famoso mare di FETHIYE che quest'anno è stato eletto da parte dell'Europa la spiaggia più bella del mondo.Siccome persino gli inglesi e i tedeschi conoscono meglio di me il mio paese e tantissimi tedeschi ,olandesi,inglesi si sono comprati le case estive nei luoghi più belli della Turchia,(quando quei posti si vendevano ancora a bassi prezzi) ,anch'io mi dico ogni tanto "Un giorno andrò a vedere pure io queste belle spiagge della Turchia".Ma poi rimando sempre quel viaggio .Anche ai parenti turchi che mi invitano qua e là ,ai posti belli come Bodrum e Cesme,dico "Sì... vengo l'anno prossimo":Ma poi non ci vado mai.Chissà quando ,quale occasione e chi potrà convincermi di andare a vedere tanti bei luoghi della costa turca? Non lo so .Ma continuo a preferire ancora la mia casa di Firenze,la casa di Istanbul e alcuni luoghi italiani che mi fanno sentire di essere a casa .

Certamente conosco meglio l'Italia .Quando andate ad una città dove c'è il palcoscenico di Amedeo,anche se non conoscete nessuno in quella città ,quando venite davanti al palcoscenico di Amedeo ,le amicizie nascono là così spontaneamente.Cominciate a conversare con le persone come se le conosceste da sempre .Possono essere le amicizie brevi o possono diventare solide col tempo come è accaduto a me .E adesso ho avuto l'occasione di conoscere anche Domodossola alla quale ringrazio col cuore per questa bella serata ben organizzata.

La seconda parte del racconto

A pochi chilometri da Domodossola c'è una bellissima cittadina sul Lago Maggiore che mi tiene ancora legata a sè con un particolare ricordo nel cuore:STRESA
Ho voluto fare un piccolo omaggio a questa meravigliosa località e alla sua gente ,esponendo le foto del suo lago (,insieme ai versi della nuova nuova canzone di Amedeo "ED ALTRE STORIE");perchè molto tempo fa furono proprio le persone di Stresa a spargere nel mio cuore i semi dell'amore che ho avuto per L'Italia e per gli italiani.I primi italiani che io ho conosciuto e a cui ho voluto bene nella mia prima giovinezza erano di Stresa.
Mentre studiavo in Turchia nei primi anni '70 avevo una professoressa di Stresa.Lei era italiana,ma era sposata con un cittadino turco .Viveva in Turchia e ci insegnava l'italiano e piuttosto le tradizioni,le usanze italiane,i piatti famosi da cucinare ,parlandoci molto del mangiare all'italiano e della vita italiana.Noi giovanissimi studenti che non eravamo mai stati in Italia ascoltavamo le dolci conversazioni di questa signora con grandissimo piacere e quasi quasi non volevamo che finissero gli orari delle lezioni.
Nel 1971 L'Istituto Italiano di Cultura mi assegnò la mia prima borsa di studio per venire a seguire i corsi estivi a Urbino per un mese.Era il mio primo viaggio breve in Italia .Volavo tra le stelle di emozione e di felicità col cuore di quei miei anni ..L'aereo era un lusso ed era costosissimo.Quindi sceglievamo il famoso traghetto della Turchia Izmir_Venezia con gli amici e per tre giorni ci si divertiva molto sulla nave tra la sua piccolissima piscina e la sua pista da ballo .Era come una mini crociera che rimarrebbe abbastanza modesta oggi nei nostri tempi,ma per noi era già tanto allora ,considerando che in quegli anni pochi studenti turchi potevano ottenere le possibilità di viaggiare su quella nave che portava solo i turisti stranieri e i cittadini benestanti .Viaggiavamo con pochissimi soldi in tasca.Le lire turche (che ci sembravano tantissime)si dispendevano come spiccioli davanti alla fortissima lira italiana .Ma i sogni nostri erano ricchi.E quando il sogno è ricco ,nulla può resistere al nostro volere.
Da Venezia passai direttamente a Stresa.Portavo con me l'indirizzo di una famiglia di Stresa che la mia professoressa mi aveva consegnato ,raccomandandomi di andare a trovare questi suoi amici.A Stresa mi accolse una famiglia gentilissima,dolcissima .Era una copia anziana piena di affetto e di simpatia.Furono felicissimi di vedere una cara studentessa della loro amica.Mi ospitarano per cinque giorni e a loro spontanea volontà in un piccolo e meraviglioso albergo d'epoca che aveva grande classe e qualità..Io ,che ,come una principessina povera ,da molti giorni viaggiavo mangiando solo panini con mortadella comprata dai supermercati economici,inaspettatamente mi trovai in questa splendida villa dell'albergo dove c'era un'ospitalità molto raffinata ,le piatanze squisite ,una camera con ogni comfort dentro.Rimasi con gli occhi spalancati davanti alle tipiche decorazioni di questo ambiente.Poi questa simpatica famiglia mi invitarono anche al pranzo in casa loro che era sempre una bella villetta .Dopo il pranzo mi portarono a farmi visitare Stresa e i dintorni e le sue isole:Poi un altro giorno mi portarono in Svizzera ,a Locarno .E la signora mi regalò due bambole,una era italiana,l'altra svizzera ;perchè io, in quei tempi,come tante altre ragazzine,collezionavo le bambole.La signora mi disse di conservare quelle bambole come il ricordo e il segno della sua amicizia.Le conservo ancora ad Istanbul.
Dopo questo mio bel sogno passai in Liguria ,a Santa margherita (altri luoghi da sogno dove rischiai davvero di finire tutti quei pochi soldi che avevo in tasca)e poi finalmente a Urbino dove la borsa di studio mi assegnava vitto e alloggio gratuito in un collegio.Dopo una bella estate ,rientrai in Turchia per continuare ai miei studi .Solo dopo alcuni anni e brevi lunghi viaggi ripetuti ,mi stabilii finalmente in Italia.Pur non avendo più l'occasione di ritornare a Stresa ,non dimenticai mai quella famiglia .Solo qualche anno fa decisi di ritornare a Stresa. Ogni tanto continuo a tornarci e mi alloggio almeno per una notte ancora in quell'albergo che è gestito sempre dagli stessi proprietari di quei tempi .Oggi conserva ancora il fascino di quei tempi ed è ancora più bello.
La copia anziana non c'è più,ma c'è il loro ricordo ,perchè mi lasciarono qualcosa che non si cancellerà mai dal mio cuore.Il valore di una vera amicizia e l'amore per l'Italia..Nel frattempo bisogna davvero considerare anche il grande sostegno e l'amicizia degli italiani che vivono nei paesi esteri ;perchè ,prima di tutti ,sono loro a farci conoscere e farci amare l'Italia con la loro simpatia ,quando ci si vive ancora nella patria materna .Grazie a loro e con il loro aiuto veniamo in Italia con l'amore già entrato nel cuore per l'Italia.E l'amore si radicalizza poi vivendo qui;ma chi getta i semi dell'amore nel cuore sono due tipi di persone:I cantautori con la loro musica diffusa nel mondo e gli italiani che lavorano nell'estero per i loro paesi.
Anche durante il mio viaggio di ritorno da Domodossola,il giorno del 22 giugno ,mi sono fermata solo per qualche ora a Stresa,sempre al mio solito caffè sulla passeggiata del lago che era piena di meravigliose ortensie in questa stagione e davanti a me il panorama del splendido lago che,con le sue isole e con i suoi vaporetti ,mi ricorda il mio Mar di Marmara ,piccolo come un lago.E io ,col cuore rimango ancora legata ai ricordi di questa terra ;perciò anche a Domodossola sono venuta col cuore.Quasi 5 ore di viaggio mi sono sembrate come dei secondi davanti al mio entusiasmo e se dovessi viaggiare altre 5 ore sarei venuta lo stesso a questa terra .Ecco per questo ho messo le foto del suo splendido lago che di certo è uno dei posti più belli del mondo con fiori,le ville,i giardini ,la famosa Villa Taranto con i suoi parchi pieni di tulipani e con le sue piccole isole ,Isola bella,Isola dei Pescatori dove si mangia il buon pesce.
Chiedo scusa se vi ho trattenuti più del solito con questo mio piccolo grande ricordo ,ma ho voluto che si conoscesse da vicino il calore umano che giace nel cuore di questa terra che si chiama Piemonte.E' un cuore bello come le loro ortensie.
Tra le foto del splendido LAGO MAGGIORE ho voluto inserire i bellissimi versi della nuova canzone di Amedeo Minghi :
ED ALTRE STORIE;perchè in questi caldi giorni estivi ,ho pensato che facesse piacere anche ai miei lettori vedere questi panorami distensivi del Lago Maggiore e poi penso che "Ed altre strorie "sia la canzone più ascoltata da tutti in questi ultimi tempi.

Muge

 

ED ALTRE STORIE

Vedi

Com’è difficile da dire

Questo silenzio da chiarire

Serviva tempo però

Cercavo chiare parole

Che dentro un respiro arrivassero a te

Solo

Come un disegno non finito

In mezzo al mare scolorito

Ma sto parlando di me

Anche se canto nel mondo

L’amore profondo che sento per te

Per noi

Possibile che siamo ancora noi

A vivere di cuore questa vita

Che sale poi cresce va via

Ma tu dimmi

Quello che pensi nel guardarmi

Che sono scomodo lo so

Mi perdo in mille illusioni

Spostando i confini ogni volta più in là

E mi stupisco nell’aprire

Le tue finestre a tanto sole

Mi manca il fiato quando poi

Ti devo ancora cantare canzoni d’amore

Quelle che non ho scritto davvero su noi

Su di te su di me

Vedi

Non era facile da fare

Ma non c’è resa nel mio dare

E non arretro di un po’

Non ho mai detto a nessuno

Che ho amato qualcuno così come te

Vorrei

Frugare dentro al cuore tuo sul mio

A vivere e dividere la vita non basta

Non questa non più

Ma ci pensi

Lo fai tra sguardi così intensi

Che hai gli occhi lucidi lo so

Li avevi mentre sognavi aspettando l’estate

Per quando verrà

E della luce del mattino

Risplenderemo nel cammino

Ed altre storie scriverò

Le devo ancora cantare in canzoni d’amore

Quelle che non ho scritto davvero su noi

Su di te su di me

Che hai gli occhi lucidi lo so

Ti sto parlando di me

Non ho mai detto a nessuno

Che ho amato qualcuno

Così come te

AMEDEO MINGHI